io e il mare

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domenica 20 febbraio 2011

LA VERA LIBERTA'...


Non vi è cosa peggiore della maldicenza e della cattiveria gratuita, quella proprio fine a se stessa, tanto per infierire su chi è più debole, su chi addirittura non c’è più.
Non vi è cosa peggiore della tendenza tipicamente umana del volersi sostituire a Dio quali giudici sovrani dell’operato altrui.
Crediamo di essere infallibili, di non avere macchie, ma ne abbiamo parecchie e facciamo di tutto per nasconderle con delle toppe grossolane, non considerando che prima o poi esse riemergono e dilagano su tutto il tessuto umano, deturpando la faccia, ma soprattutto, l’anima.
Facebook è diventata l’ agorà virtuale del terzo millennio. Ci vado anche io, troppo spesso anche se sto cercando di limitare i miei ingressi per non rimanerne dipendente. In questo strumento tutti scrivono in piena libertà quello che vogliono, senza freni, senza limiti, non tenendo conto della sensibilità altrui.
Per me libertà di parola significa libertà d’espressione, ma non di offesa, agli uomini, e soprattutto a Dio. Ed è stato così che nell’arco di poche ore, nella grande piazza virtuale, mi son imbattuto in bestemmie (scritte da una donna, e la cosa è avvilente, mortificante e desolante) ,insulti gratuiti ed espressioni di gioia per la morte di una persona , famosa peraltro, ma questo ha un’importanza relativa se non minima.
Però da molte persone ho trovato supporto, conforto, ed un sostegno virtuale che mai mi sarei aspettato. Sono questi momenti di vera solidarietà che mi spingono ad avere sempre una visione gioiosa, positiva e solare della vita. Arrendersi mai, e credere in quei valori che malgrado tutto ci sono ancora.