io e il mare

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sabato 28 luglio 2012

IL GUSTO DI STARE INSIEME NELLE PICCOLE COSE

Basta una settimana lontano dalla vita di tutti i giorni per accorgersi come il mondo al di là del nostro "orticello" sia cosi' diverso da come ce lo immaginiamo, o perlomeno cosi' diversificato, non so se migliore ma sicuramente distante da come la nostra mente lo percepisce dalla tv, per non parlare di internet... Mi è bastato però girare quasi tutte le sere per Riccione (tornarci dopo undici anni, con esigenze diverse rispetto a quelle dei miei vent'anni, è stato molto bello) per vedere come "la crisi" non sia un'invenzione giornalistico-multimediale ma qualcosa di reale, effettivo, e di come però una regione come l'Emilia Romagna, già segnata duramente dal terremoto, provi comunque a valorizzare al massimo quello che ha sfruttando la nuova clientela straniera che oggi la fa da da padrona. Si', mi riferisco proprio a loro, ai turisti stranieri, una volta erano tedeschi, oggi sono russi, tantissimi russi, tante famiglie con mamma papà e figlioli al seguito. Cosi' tanti da pensare di essere fuori posto, da credere di aver inavvertitamente sbagliato destinazione e trovarmi in qualche località del Mar Baltico. No, nulla di tutto questo, ero a Riccione, dopo undici anni, col riuscito intento di riposare corpo e soprattutto mente nel luogo che una volta (ma lo è ancora??) era il regno della vita notturna dei ragazzi, quei ragazzi, che sono sempre meno, e nelle loro facce insoddisfatte ed annoiate mostrano un po' lo specchio dei tempi in cui viviamo. Tornando ai turisti stranieri, ora sono loro, i russi, che tengono in piedi il nostro turismo da quelle parti . Meno male, visto che di pizzerie vuote, di locali vuoti, ne ho visti e siamo all'ultima settimana di Luglio. Mai mi sarei aspettato di vedere questo a Riccione, eppure è il segno ahimè evidente che di soldi ce ne sono pochi, e quei pochi vanno spesi nel modo giusto, solo col gusto di stare insieme, come mi è capitato di vedere oggi, quando rientrando a casa ho visto una famiglia di italiani, fuori dalla fermata del metro, organizzarsi e fare un barbecue all'aperto in un quartiere periferico milanese vicino alla ex sede di una nota casa editrice. Non sarà molto, i soldi saranno ancora meno, ma perlomeno non si è perso il gusto di stare insieme e di essere felici con poco. Recuperando questo, forse, vinceremo anche la crisi.