io e il mare

io e il mare

domenica 23 novembre 2014

C'ERA UNA VOLTA L'EMOZIONE DERBY

Il derby una volta era un'emozione. Lo aspettavi, lo desideravi, lo trepidavi. Il pensiero era talmente ossessionante che addirittura ti venivano i crampi allo stomaco. Il pensiero, quel pensiero, dominava. Forse era la gioventù, forse perchè gli altri pensieri li lasciavi ai grandi e potevi far occupare lo spazio solo a quell'immagine, a quei colori rossoneroazzurri che nella figura di ventidue atleti correvano dietro ad un pallone. 
Oggi l'attesa per me è quasi noia, e non perchè Milan ed Inter siano in evidente declino e vivano nel ricordo delle loro glorie passate.
No, non è quello.
Ho avuto la fortuna da bambino di vivere i derby con Hateley e Rumenigge, Inter e Milan non erano messe molto meglio di oggi.
Ma c'era passione, la sentivi, la percepivi, nei bar ci si sfotteva, si chiacchierava, si scherzava. Sentivi la rivalità, sentivi la "milanesità". Saranno frasi fatte, sarà un pout-pourri di luoghi comuni quello che ho appena scritto, forse. Qualche volta però le banalità rispecchiano fedelmente la realtà. Ci provo, un minimo di tensione traspare mentre scrivo, ma è solo suggestione dettata dal fatto che si gioca il derby che non sarà mai una partita come le altre. E' come un quadro sbiadito, lo guardi, ti ricordi come era bello, lo rivedi e ti dispiace non vederlo più come allora.
Forse, quando verrà sera, inizierò a pensarci come facevo un tempo, riaprirò il cassetto dei sogni e tornerò bambino nella speranza di poter alzare le braccia al cielo come una volta come quando, di ritorno dal centro Schuster, esultammo come pazzi per strada ascoltando incollati alla radiolina l'urlo di Pellegatti al pareggio di Vinicio Verza.
Correva l'anno 1985. Stasera ci risiamo. Senza scaramanzie, senza isterie, perchè tanto, vinca o perda, resta sempre e solo una partita di calcio che inizierà, proseguirà e finirà, come tutte le cose della vita.
Buon derby a tutti.