io e il mare

io e il mare

mercoledì 23 novembre 2016

I DONI DEL CIELO

Io ti abbandono spesso, mi dimentico di te, poi…quando sto per crollare e naufragare nel buio, sento la forza che mi sospinge, quella serenità improvvisa che è figlia dell’amore da cui tutto è nato e a cui solo il male si oppone, ma non vincerà.
Sono un peccatore ingrato ma solo quando sto bene veramente, affidandomi a te, capisco che è l’unica strada in questa via piena di difficoltà, di paure, di amarezze. La vita è una prova continua e solo grazie al tuo aiuto e al tuo insegnamento riesco a farcela
Ci sono doni che mi arrivano e che io devo iniziare ad apprezzare concretamente. Uno in particolare so che è opera tua. Non ci sono dubbi, ne sono sicuro. E i doni, mi hanno insegnato, non si sprecano.
Aiutami ad essere più tollerante e comprensivo. A fare in modo che la calunnia e la maldicenza non abitino più nella mia bocca. Fa’ in modo, tu che tutto puoi, che io comprenda anche quello che è più duro e difficile da comprendere, tipo la sofferenza degli innocenti nei terremoti e nelle sciagure. Aiutami ad essere tollerante verso i più poveri, gli immigrati, gli emarginati. Aiutami a vivere l’amore puro dei gesti semplici con la tua presenza al mio fianco e dentro il mio cuore.

Ti cerco , a volte scappo aiutami a non perderti mai più.

domenica 11 settembre 2016

STRANO QUESTO TEMPO


Che strano questo tempo. Lo pensi , lo insegui ed è già scappato.
Ti fermi a pensare a quel che era, ti culli nel momento del ricordo
Un brivido dentro replica un tempo forse mai vissuto
nell’angoscia dell’istante ormai trascorso mentre tutto passa e scorre

Che strano questo tempo. Lo immagini infinito e dipinto di colori,
un palcoscenico di attori che ti guardano, sorridono fra sogni ed illusioni
Un brivido dentro anteprima folle di quel che mai è esistito
Nel timore ignoto dell’istante mentre tutto passa e scorre

Che strano questo tempo. Ti fermi, lo afferri e lo respiri
Quasi provi a congelare quel che brucia e poi svanisce
Un brivido dentro quel segreto mistero mai svelato
Nel pensiero di un istante ormai vissuto nel ricordo che già fu

lunedì 5 settembre 2016

SOGNI NEL SOGNO

                           SOGNI NEL SOGNO



Sogni nel sogno di un fiore mai sbocciato
Ti avvolgi nel calore di una coperta e ridi
Pensando a come erano belli quei giorni insieme
In cui il tempo era divorato dai baci e dalle carezze
In cui il tempo si fermava all’incedere dei tuoi sospiri
Nel riflesso della luce ferma dei tuoi dolci occhi blu

Sogni nel sogno di un amore mai vissuto
Ti dimeni  frenetica  cercandomi nel nostro intimo mistero
Pensando a come erano unici quei giorni insieme
In cui l’incrociarsi dei nostri caldi corpi uniti
Allontanava il gelido avvicinarsi di un lento distacco

Sogni nel sogno di un ritorno nel tempo che non ha tempo
Ti strucchi allo specchio il viso che non ti avvisa
Quel tempo che passa solitario, frettoloso ed inerme
Pensando ancora ai nostri sguardi lontani e felici
Nel riflesso profondo di un abisso sconosciuto



giovedì 16 giugno 2016

THE TIMES THEY ARE A - CHANGING


 Quando mi ritrovo a scrivere mi sento felice. Nella scrittura ritrovo me stesso, mi sento come quando si corre al mattino presto in riva al mare e il vento ti spinge sembrando di poterti dare la forza per percorrere centinaia di migliaia di chilometri. Quando scrivo, libero, mi sento davvero così.
Non mi piace impartire lezioni di vita a nessuno. Ognuno trova il suo equilibrio a modo suo. Chi va in palestra, chi va a puttane, chi gioca a calcetto, senza citare modelli assai meno lodevoli e salutarti che però ahinoi sono parte integrante dei malesseri della nostra società
Mi sono accorto,dopo alcuni mesi, della necessità di cambiare. Chi non cambia resta fermo sulle sue posizioni, sulle sue strategie improduttive. Io invece voglio ottenere dei risultati, voglio delle novità nella mia vita che in primis siano dentro me stesso senza cercarle all’esterno.

Ieri mi sono scritto un po’ di cose che mi fanno stare bene. Credo siano universali, per tutti. 

sabato 21 maggio 2016

LA STRADA PERDUTA



Riprendiamo la strada perduta. Mi piacerebbe scrivere solo qui, abbandonare Facebook, Twitter, Instagram e quant’altro. Mi piacerebbe pensare che tutto questo è solo una parentesi, che come penso e credo, come dicono tanti, siamo qui solo di passaggio e ci attende la vita eterna, una vita di pace, amore, spirito, gioia, dove l’amore prevale sul male che domina questo mondo terreno pieno di contraddizioni e cattiveria.
Non lo so, non ho più certezze, forse non le ho mai avute, sono pieno di dubbi e pensieri non tutti meravigliosi. Oggi c’è una giornata talmente bella fuori che vorrei e dovrei essere felice ma non riesco ad esserlo. Finirà. Sarà forse il tempo che passa, la mia passione per Elvis è l’unica cosa che mi guida in questo momento e mi fa stare bene davvero. Dio…so che c’è, io ci credo, devo solo stare più vicino a Lui. Ma non sono abbastanza costante purtroppo.

Parlo troppo di me lo so bene. Vorrei tanto vedere il mare, andare al mare, lo sogno come  un miraggio. Sono cosi rabbioso oggi che non mi riconosco. Passerà anche questa. Tutto passa, tutto finisce. Anche questo mio articolo. Ci rivediamo prossimamente.

mercoledì 9 marzo 2016

FARE SOLO QUELLO CHE CI FA STARE BENE








Notizie sensazionalistiche meglio definibili come “ bufale”prese per oro colato (e ormai si sanno quali sono i siti che vanno scartati a prescindere), discussioni animate su ogni cosa con relativi commenti conditi da insulti di ogni genere, divisioni sulla politica, sul calcio, su ogni argomento frivolo o meno non si fa che discutere e discutere, lezioni di storia sull’8 marzo e relative prese di posizione su cosa è giusto o cosa è sbagliato, meno dire oltre che festeggiare e via discorrendo.  Non me la prendo con chi (milioni di persone in tutto il mondo) partecipa a tutto questo perchè per  tanto tempo ve ne ho fatto parte pure io, senza ipocrisia. E ci sono tante persone perbene che ne fanno parte e che stimo. Ognuno fa quello che vuole, per carità!  Dico solo che tutto questo non mi appartiene più. Per questo ho deciso di prendermi un periodo di pausa dal mio profilo personale di Facebook. Pubblicherò solo qualcosa sulla pagina del blog e su quella sportiva a cui tengo moltissimo perchè lontana dall’attualità calcisitica (che mi appartiene sempre meno) dedicata ai miei ricordi di irriducibile appassionato di sport.  Faccio solo quello che mi rende felice e se un posto non mi piace più non ha senso rimanerci. Mi piace parlare con le persone viso a viso, sentire il loro respiro, fammi catturare dai loro sorrisi, magari davanti ad un buon bicchiere di vino e ad un fumante e succulento piatto di pasta.

lunedì 7 marzo 2016

UN POMERIGGIO DI SOLE OGGI COME ALLORA



Se riuscissi ad isolarmi solo per un attimo da quello che sto vivendo, direi che quello di oggi a Milano è un tipico pomeriggio di fine inverno, troppo freddo per essere ancora in primavera ,avvolto dal sole e troppo luminoso per definirlo invernale a tutti gli effetti. Uno di quei pomeriggi in cui la mia anima tormentata da mille affanni potrebbe sentirsi a suo agio all’aperto, libero da tutte le catene del dolore figlio di un amore meraviglioso che purtroppo come spesso accade anziché unire divide. La colpa, ovviamente, non è dell’amore di per sé ma delle gelosie che si scatenano per chi lo vive e ne fruisce, quando si vive in una condizione difficile fra persone di generazioni differenti, con speranze di vita differenti, con caratteri e vissuti differenti.
Il sole di questo pomeriggio mi ricorda tanto uno di venticinque anni fa esatti, era da poco finito il festival di Sanremo, guardavo fuori dalla finestra del mio grande salone mentre studiavo, la tv era spenta ed ascoltavo alla radio “Gli Altri Siamo Noi” di Umberto Tozzi. Stavo studiando bene, ero un ragazzo felice malgrado avessimo difficoltà economiche, la scuola ingranava, Elvis era entrato nella mia vita e nel mio cuore, la mia mamma correva per me e mio fratello che nel frattempo lavorava sodo per aiutare a casa. Che bel momento, spensierato, gioioso, solare, luminoso. Ero un ragazzino pieno di sogni e d’amore. Oggi quella stessa luce entra dalla finestra, le mie mani sono sulla tastiera di questo pc e digitano rapide al ritmo della mia rabbia repressa, dei miei sogni infranti, della mia voglia di ribellarmi contro il tempo che passa e la malattia della mia povera mamma che lotta come una leonessa ferita ma ancora piena d’amore.
Da quella luce devo ripartire. Ora la sala è colma di luce e questo è un segnale che mi arriva dall’alto, il segno che non tutto è perduto e che malgrado le difficoltà il sole torna a sorgere sempre, la vita e l’amore devono trionfare sempre anche quando tutto appare più difficile e doloroso. Ritrovare quello spirito di allora, i miei quindici anni, quando compresi che dovevo studiare per far felice mia madre, per darle un sorriso, per ripagarla di tante amarezze, anni dopo all’università, anni dopo sul lavoro, ora devo resistere solo per lei, pensando che un giorno lei vivrà dentro di me e più avanti, quando Dio lo deciderà, ci rivedremo tutti insieme in un posto dove non c’è rabbia né dolore, nè soldi né affanni, illuminati e guidati dall’amore di Dio le cui dinamiche sono sconosciute agli uomini di questo mondo, me incluso.