io e il mare

io e il mare

giovedì 28 dicembre 2017

UN GIORNO, FORSE, CHISSA'...








 Il tempo muta tutto, cambia le condizioni, rinnova i sentimenti, alcuni li fa riscoprire, altri li fa addirittura esplodere.
Tutto scivola via ed ogni giorno è diverso dall'altro. Non siamo più gli stessi, non sono io più lo stesso di pochi minuti fa. Nel mio vagheggiare in questa fredda serata di fine anno, penso, ripenso, macino e rimacino nel mulino arrugginito della mia mente. So benissimo che il mulino non produce farina ma solo crusca. Pensare è dannoso perchè la mente inganna, la realtà non è quella che percepiamo. Contano i fatti, il tempo che passa, i ricordi come stilettate al cuore emergono ma poi...poi non resta altro che capire che esiste solo il presente, quello che è stato non torna più e domani nessuno sa come sarà.

La bellezza dell'amore è sognare ad occhi aperti di rivivere quell'emozione ormai perduta. Una corsa al parco , la voglia di baciarsi, di toccarsi, di sentirsi nudi nel calore dei corpi che passano da un'anima all'altra. Ecco cosa è per me l'amore. La voglia di fare il bagno a mezzanotte, il suo costume bianco, la mia voglia di correre mano nella mano nella strada della vita con il desiderio di poter amare con tutto me stesso, con tutto quello che Dio mi ha dato controllando le mie emozioni.
Già, sarebbe tutto molto bello come diceva un noto giornalista sportivo di tanti anni fa.
Purtroppo la vita è un po' diversa dal sogno d'amore ad occhi aperti.

Il lento incedere del disincanto ti porta a bere il calice amaro della consapevolezza che si rispecchia nella realtà. Senza tristezze nè melodrammoni, credi di poter inseguire ancora una chimera lontana nel tempo e nello spazio. Ti illudi di poter ancora essere felice fuori dalle mura di una missione d'amore, credendo che forse un giorno anche tu potrai vivere l'unica cosa per cui vale la pena vivere, ovvero l'amore, quello che ti appaga, quello che ti acceca, quello che ti fa sentire un uomo migliore.

Un giorno, forse, chissà...

venerdì 8 dicembre 2017

VOGLIO IMPARARE A VOLARE




La libertà della scrittura è meravigliosa. Niente più che scrivere rende libera la mia anima. Qui sono io da solo, non so chi legga, non so cosa pensi, non importa, posso lasciarmi andare libero, parole ed anima a braccetto nel libero scorrere dei miei pensieri.
Ogni volta che provo ad allontanarmi da Dio inevitabilmente (e per fortuna) torno da Lui. Non ci sono alternative. Non ho scelta. Solo a Dio ci si può affidare, coi miei errori, coi miei sbagli, le mie mancanze. L'amore non può che essere il segnale della presenza di Dio in una lotta costante e continua contro chi l'amore lo detesta.
Sono giorni difficili. Faccio fatica ad accettare che mamma stia cosi. Devo trovare la forza di capire che ci sarà anche quando lei, spero ovviamente il più lontano possibile nel tempo, diventerà un angelo del Signore. E’ difficile, ma è cosi per tutti. Mia madre è il mio supereroe.
Non vi è giorno in cui non le sto vicino.  E’ un’esperienza di vita che mi cambierà per sempre. Lo so. Non sarò più lo stesso di prima, già non sono più lo stesso di alcuni anni fa. Ma lotto, resisto, mi rialzo. Non posso e non voglio cedere allo sconforto. Non ha senso adesso. Ti guardo dolce madre mia, ti vedo, indebolita, rannicchita ma sei sempre tu, sei la donna che ha cresciuto me e mio fratello senza niente e ci ha dato un futuro. Hai compiuto un capolavoro e la tua forza è la nostra forza.
L’amore è l’unica ragione per cui abbia senso la vita in questo mondo folle di cattiveria, crudeltà e dolore. L’amore è l’arma di pace in un mondo di conflitti.

Io devo essere quello che so di essere dentro di me e che a volte fatico a sprigionare. Ma non devo dimostrare e mostrare nulla a nessuno. 
L’amore è naturale, è libero, non ha barriere, non ha confini.
Io voglio imparare a volare. Voglio imparare ad amare

giovedì 7 dicembre 2017

COSA RESTERA'




“Forse domani a quest’ora non sarò esistito mai”


E’ una frase molto forte, è una citazione tratta da una bellissima canzone di Raf, “Cosa resterà degli anni ottanta” ed è opera di Giancarlo Bigazzi.
Se ci ripenso però è davvero cosi. Viviamo, corriamo, ci innamoriamo, litighiamo…Poi per cosa? Per morire ed essere dimenticati nel corso del tempo. Ed è una cosa brutta, molto brutta.
Ma..io non credo sia così. Credo che qualcosa rimanga nel tempo. Nel cuore delle persone che ci vogliono bene. Sempre. Bisogna trovare la forza di reagire, di andare avanti, di sorridere, anche quando ne hai poca voglia come ora. Vorrei essere lontano da tutto e da tutti, dimenticato. Vivo, per carità, ma dimenticato, in un altro paese, un’altra vita, un'altra persona, un’altra lingua.
Poi penso che la mia vita è qua. Non si scappa dai problemi, non si scappa dalle paure. 
Divido sempre la mia esistenza terrena in varie vite. Penso di averne vissute almeno tre.  Esperienze, incontri, gioie, dolori, delusioni e trionfi. Chissà quale altra vita in questa che sto vivendo mi aspetterà. Inutile pensarci. Bisogna vivere giorno per giorno, momento per momento. Per anni ho fantasticato, ho sognato. Ho perso un sacco di tempo. Ora non penso al futuro, il passato lo ripercorro con infinita nostalgia e cerco di rimuoverlo dalla mia testa repentinamente, come una nube di fumo fastidiosa. Il momento è adesso in tutta la sua unicità. Non siamo più gli stessi, io per primo non sono piu quello di due minuti fa. Ci evolviamo.
Mi piacerebbe tanto poter essere felice ancora. In fondo non chiedo molto. Ma poi cosa è la felicità? Forse è solo star bene con se stessi.
Ce la faremo.