io e il mare

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domenica 9 giugno 2019

IL PERCORSO, LA NAVE, IL PORTO SICURO



Ci sono momenti in cui occorre prendere la vita e spogliarla totalmente dai pesi, dagli affanni, dai dolori, da tutto ciò che la rende insostenibile nella sua incredibile naturale leggerezza.
L’ego è il grande manovratore di questi pesi che ci portiamo addosso e ci condizionano fino a rendere la nostra vita un vero e proprio fardello
Per stare bene occorre usare la testa e il cuore. 
Questo connubio significa una parola sola : “ANIMA”.
Io ho capito in questi ultimi mesi il significato di questa parola magica. Ne conoscevo l'etimologia ma non il significato interiore, quello che senti, che lo interiorizza. Nel percorso che sto facendo per me stesso e con me stesso è stata il centro del mio sentiero, il mio faro illuminante. In questi ultimi giorni il faro ha cercato di essere stato offuscato dall’ego in ogni modo. Ci era quasi riuscito.
Come una nave che balla paurosamente in avaria ho ripreso con forza il timone. E rieccomi qua. Non vi è nulla che possa piu farmi annegare, non vi è onda anomala, non è vi è uragano. La mia nave salperà altri porti, imbarcherà altre persone, alcune forse decideranno di andar via, non lo so, ma la nave continuerà il suo lungo tragitto che a volte sarà tempestoso ed in burrasca, altre sarà sereno col mare piatto come l’olio a mo’ di Crociera sul Mediterraneo ad Agosto.
Il percorso che porta il ritorno all'autenticità è inarrestabile. Se si vuole una vita di relazioni armoniche, se si vuole essere forti con la verità dentro di sé (la verità vi renderà liberi disse nostro Signore) per vivere come se fosse un concerto classico, con una melodia armoniosa, occorre prendere in mano la propria vita e tornare a vivere la vita con gli occhi puliti dell’anima.
Talvolta, per fare questo, occorre prendere delle decisioni dolorose. Ma è la vita. Farlo senza fare del male è la cosa migliore possibile. Non si ferisce il prossimo e si pensa al proprio benessere, al proprio sorriso, alla propria crescita come uomo. La vita è autenticità. Un giorno forse, poi, chissà.
Il percorso che non si potrà mai interrompere mi porterà a non essere un ostaggio emozionale dei miei pensieri e delle mie paure. Oggi ho visto mia zia morta, le ho fatto una carezza. Ho capito che perdere tempo è un delitto alla vita. Lascia andare sempre col sorriso, la gentilezza e la bontà di cuore che Dio ti ha dato. Rendiamoci sempre disponibili ed amorevoli. Diamo senza chiedere nulla in cambio. In fondo l’amore è questo, altrimenti è un baratto, uno scambio commercial emozionale. Triste ed egoico.
La crociera è appena iniziata. Il mare  (la mente) è tornato calmo. Ora riprendiamo la rotta verso porti più sicuri, sempre col sorriso, sempre rendendoci disponibili ed amorevoli con tutti. Madre Teresa diceva che ognuno da ciò che è in grado di dare.  Lasciamo da parte rancori, attaccamenti morbosi che non esistono in quanto tutto finirà un giorno, tutto sarà ricordo, ed attaccarsi morbosamente alle persone non fa altro che farci perdere la gioia di averle vissute. E’ il momento di cambiare itinerario verso mete sconosciute, magari anche intriganti e forse un po’ pericolose, ma nuove agli occhi del marinaio che vuole incontrare il senso della sua esistenza terrena.

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