io e il mare

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domenica 12 febbraio 2012

ONE MOMENT IN TIME


Oggi in molti hanno ricordato Whitney Houston sui social network, in televisione ed un po' su tutti gli organi di stampa. Io non ne conoscevo benissimo la storia artistica, ma non potevo restare indifferente di fronte alla sua voce che fin da quando ero ragazzino accompagnava seppur indirettamente alcuni momenti della mia vita, prima con canzoni anche ritmate e spensierate (vedi "I wanna dance with somebody") poi con canzoni melodiche in cui la potenza della sua voce, unita ad un timbro inconfondibile, la rendeva assolutamente unica, come nel successo mondiale di "The Bodyguard".
Il mio scritto invece, in poche righe, vuole soffermarsi su come ahimè Whitney Houston sia l'ennesima vittima del cosiddetto "male di vivere" che attanaglia la società occidentale, in cui il benessere ed in taluni casi la ricchezza abbondino rendendo, questo è innegabile, piu'agevole nonchè meno affannosa la vita di molte persone.

Evidentemente però tutto questo non sempre basta per sentirsi bene, e gli affanni non sono quelli del portafoglio, nè tantomeno legati ai beni materiali.. La fatica è data dal male di vivere che colpisce queste persone che si sentono sole, malgrado abbiano tutto, e si siano in alcuni casi consegnati alla dipendenza dalla droga per i piu svariati motivi, forse con l'azzardata (a volte) convizione di uscirne,forse con l'idea che la droga possa aiutarti a non pensare a quello che ti manca...

Ma cosa manca? forse l'unica risposta è nelle parole di Madre Teresa. Questa donna meravigliosa disse che in Occidente c'è tanta fame d'amore, e che l'assenza d'amore era la piu grande malattia di questa società del benessere.
Credo che avesse visto giusto anche questa volta, come sempre, nella sua semplicità. Tutto questo evince da ogni discorso legato a tutta la letteratura del rock and roll, alle vittime del successo schiacciate dagli eccessi di una vita al di là della sfera reale, di cui purtroppo Whitney Houston è l'ultima vittima, pochi mesi dopo la povera Amy Winehouse.
C'è da sperare che le parole di Madre Teresa, nella loro semplicità, possano un giorno entrare nel cuore, ed anche nella testa, di tante persone che pur avendo molto, moltissimo dalla vita, si sentono infelici e non si rendono conto, consapevolmente o meno, di quanto siano fortunate.

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