A volte mi capita
di essere ripetitivo nei miei scritti. Me ne rendo conto, ma ci sono dei concetti
cardine che vanno ribaditi anche per il bene di chi li espone, e non solo di
chi li legge.
Viviamo sempre
pensando al passato, proiettiamo un futuro nebuloso e non siamo assolutamente
capaci di goderci il momento presente che viviamo. Non c’è niente di più bello
di quello che stiamo vivendo adesso, anche perché fra un secondo, proprio mentre
scrivo, sarà già passato e non si ripeterà più.
Non sappiamo cosa
succederà domani. Viviamo il nostro presente con gioia malgrado gli affanni e le
difficoltà. E’ del tutto naturale pensare al futuro e ricordare il passato,
specie i momenti belli. Ma non tornano indietro. Sono ricordi, e i ricordi sono
immagini della mente filtrate.
Vi chiederete
forse cosa significhi l’immagine a presentazione del mio scritto. E’ il cortile
della ex Rusconi (Hachette) adiacente all’azienda per cui lavoro. Un posto
abbandonato ma isolato pieno di piante ed arbusti allo stato brado, selvaggi,
non curati…Adoro nei momenti di pausa mettermi a meditare in quella zona e
sentire il vento che soffia e mi accarezza il ciuffo. In quel sospiro di vento
sento lo spirito delle persone a me care, sento la mia anima vibrare. E’
pazzesco, un posto così apparentemente insignificante, eppure per me pieno di
valore, di spirito, di amore.