io e il mare

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martedì 1 marzo 2011

ELOGIO DEL SILENZIO


“Hello darkness my old friend, I come to talk with you again…”
Questo era l’incipit di un noto brano di Simon & Garfunkel, “The Sound Of Silence”, da cui traggo spunto per tessere le lodi di un compagno di vita importante, un elemento che nella frenesia della vita quotidiana risulta essere divenuto imprescindibile nel le sue ormai rare apparizioni.
Mi riferisco chiaramente al silenzio, a quei momenti di silenzio che per chi vive in una grande città come il sottoscritto, o lavora in luoghi estremamente caotici , sono necessari per poter staccare da una vita così frenetica da renderci sempre più simili a degli automi senza controllo.
Il silenzio è necessario per far riposare l’anima, e per poter avere quel dialogo necessario, per chi ci crede come me, con Dio, sfruttando quello strumento straordinario di dialogo con il Padre Celeste che è la preghiera.
Come non pensare poi alla necessità del silenzio per vivere il proprio rapporto con la natura, specie se si ha la possibilità di frequentarla e di viverla a stretto contatto. Lo scorso week end mi sono svegliato con la visione delle montagne ancora imbiancate, ho aperto la finestra ed osservavo compiaciuto il composto ed ordinato spettacolo della natura nel suo silente presentarsi ai miei occhi.
Il silenzio tiene a bada la mente nel suo instancabile muoversi senza controllo fra un pensiero e l’altro, spesso ahimè tendenti alla negatività e al pregiudizio. Nel silenzio, si possono trovare le forze per cambiare, al fine di sfruttare quelle nostre risorse che non conosciamo o che non valorizziamo. Il silenzio aiuta a modificare quel software basato su abitudini errate, quella concezione del mondo che da una visione negativa delle cose, porta a ribaltarla completamente fino ad essere veramente padroni di sé, in silenzio, con un sorriso, che si sa spesso vale più di mille parole, come dicevano una volta…

2 commenti:

  1. A me il silenzio fa venire la malinconia e l'angoscia...elogio al rumore della città e della gente che vive, ride, piange, delle macchine che suonano, della gente che bestemmia, degli amici che ridono in coro e cantano...evviva la Vita...!

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  2. Ciao anonimo/a

    Rispetto il tuo pensiero e per molti aspetti lo condivido, eccezion fatta per la bestemmie che in questo mio spazio non saranno mai nè pubblicizzate nè lodate. Onde per cui, eccezionalmente per questo caso, lascio il tuo commento, la prossima volta dovrò a malincuore non pubblicare quello che tu hai definito "elogio della gente che bestemmia". Elogio di tutto il resto, la gente che bestemmia è solo una gran maleducata senza rispetto. Punto.

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