io e il mare

io e il mare

mercoledì 5 settembre 2012

"MENTRE MILANO SEMBRA DORMIRE, LA VITA E' GIA' VIVA"

"Sapessi amore mio come mi piace partire quando Milano dorme ancora". Cosi' recitava un verso di una splendida e ormai datata canzone di Fabio Concato. E più o meno è questa la sensazione che ho vissuto quando qualche giorno fa sono uscito di casa molto presto, erano le sei del mattino circa, e ho trovato la mia Milano, da me non piu'troppo amata, cosi' pacifica e silenziosa, in quel buio che mi fa capire come l'estate ci stia salutando, mentre qualche luce si accendeva dagli appartamenti dei palazzi intorno a me che pensieroso ma sereno, attendevo il primo autobus del mattino. Una strana ma assai gradevole sensazione di pace che è la pace di cui abbiamo bisogno di questi tempi cosi' ansiosi, pieni di preoccupazione per il futuro, cosi' incerti persino nel presente che viviamo. Mi sveglio di prim'ora per dare inizio alla mia giornata, ma in genere non esco mai cosi' presto di casa e devo dire di essere rimasto sorpreso per quello che ho visto ed incontrato. Mai avrei pensato che già alle sei e mezza del mattino la metropolitana fosse già cosi' gremita di persone da non poter trovare posto a sedere. La vita comincia assai prima di quello che uno possa immaginare... Una vita fatta di persone umili, tanti stranieri, ma anche tantissimi italiani, che magari svolgono un lavoro anch'esso umile, in orari difficili, ma che con grande dignità e forza di volontà combattono le difficoltà di questo momento. Lo so, avrei dovuto forse scrivere "combattono la crisi", ma per un po' non mi va di utilizzare questa parola, almeno oggi non voglio scrivere la parola "crisi" (intanto l'ho già fatto tre volte... :-) ) Osservando qua e là fra le persone intorno a me, ho notato poi come ormai quasi esclusivamente gli stranieri avessero con sè dei bambini. Questo significa tutto e non significa nulla, mi dirà qualcuno. Non lo so, io quello che so è che i bambini sono coloro che riempiono di gioia la nostra esistenza, sono quel sale unico ed indispensabile che da sapore alle nostre vite, permettendoci di credere una volta di più alla famiglia, alla sua importanza come unione di affetti in un percorso comune di vita. Lo so. I tempi sono difficili, crescere un bambino è assai problematico oggi viste le difficoltà economiche e le spese insostenibili per molti, ma forse (io non sono sposato, forse un giorno chissà) è bello poter rinunciare a qualcosa di mio, di nostro, per mettere al mondo e crescere una creatura all'interno di un complesso di luce e di amore quale è, per me, la famiglia. Crediamoci ancora.

Nessun commento:

Posta un commento