io e il mare

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martedì 9 aprile 2013

DIECI ANNI FA, OGGI, CON LEGGEREZZA…

Oggi mi permetto un breve excursus su un ricordo a cui sono tanto affezionato. Di fatto, dieci anni fa oggi correva il giorno della mia laurea. Faceva freddo quella mattina del 10 aprile 2003. Più o meno c’era lo stesso clima uggioso e invernale di oggi. E come la notte appena trascorsa, anche se per motivi molto diversi, di dormire non se ne parlava nemmeno... Non vorrei scrivere un contributo retorico, non penso di esserne capace, mi piace solo riecheggiare alcuni di quei momenti di quel giorno come un flash, con immagini a volte un po’ sbiadite del tempo che inesorabilmente passa e che ci permette però di rivivere, grazie ai supporti tecnologici, scene, situazioni, emozioni con una prospettiva diversa, di sicuro, con una consapevolezza ed una maturità (si spera) legata ahimè all’aumentare degli anni. La sveglia come oggi puntata alle sei, la solita frenesia quasi fantozziana nel lavarsi e nel vestirsi, con i consueti dubbi lofiniani sull’adeguatezza del vestito o meno, e con la certezza dello spuntare di qualche brufolo inatteso come ospite sgradito a fare da corollario alla discussione. Non posso dimenticare quel Taxi, la scomodissima Fiat Multipla che sotto una pioggia battente trasportò me ed i miei genitori da casa alla sede centrale dell’Università, l’arrivo di tutti gli amici e i parenti, la discussione, il mio relatore che solo un anno dopo, purtroppo, sarebbe prematuramente scomparso, il presidente di commissione nonché capo istituto, in pratica buona parte dell’equipe dell’istituto di Iberistica dell’epoca davanti ai miei occhi, insieme ovviamente ai commissari esterni. Dietro di me, tante persone, tanti sorrisi, tanto affetto, ma io non vedevo e non sentivo nulla. Alla fine, come in tutte le situazioni della vita, sei da solo, e sei solo tu che le affronti e solo tu sai come poterle vincere e controllare. Tornai a casa con una sensazione di leggerezza, la stessa che provi quando sfogli la pagina di un libro dalla carta sottile e passi all’altra, quasi senza pensarci. Oggi, a dieci anni di distanza, mi accontento di ricordare ma soprattutto di vivere le stesse sensazioni, ricevere e ricambiare (almeno ci provo) lo stesso affetto, ma soprattutto provare la stessa sensazione di forza nell’affrontare le prove del tempo che passa. Il tutto con estrema leggerezza.

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