io e il mare

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giovedì 7 dicembre 2017

COSA RESTERA'




“Forse domani a quest’ora non sarò esistito mai”


E’ una frase molto forte, è una citazione tratta da una bellissima canzone di Raf, “Cosa resterà degli anni ottanta” ed è opera di Giancarlo Bigazzi.
Se ci ripenso però è davvero cosi. Viviamo, corriamo, ci innamoriamo, litighiamo…Poi per cosa? Per morire ed essere dimenticati nel corso del tempo. Ed è una cosa brutta, molto brutta.
Ma..io non credo sia così. Credo che qualcosa rimanga nel tempo. Nel cuore delle persone che ci vogliono bene. Sempre. Bisogna trovare la forza di reagire, di andare avanti, di sorridere, anche quando ne hai poca voglia come ora. Vorrei essere lontano da tutto e da tutti, dimenticato. Vivo, per carità, ma dimenticato, in un altro paese, un’altra vita, un'altra persona, un’altra lingua.
Poi penso che la mia vita è qua. Non si scappa dai problemi, non si scappa dalle paure. 
Divido sempre la mia esistenza terrena in varie vite. Penso di averne vissute almeno tre.  Esperienze, incontri, gioie, dolori, delusioni e trionfi. Chissà quale altra vita in questa che sto vivendo mi aspetterà. Inutile pensarci. Bisogna vivere giorno per giorno, momento per momento. Per anni ho fantasticato, ho sognato. Ho perso un sacco di tempo. Ora non penso al futuro, il passato lo ripercorro con infinita nostalgia e cerco di rimuoverlo dalla mia testa repentinamente, come una nube di fumo fastidiosa. Il momento è adesso in tutta la sua unicità. Non siamo più gli stessi, io per primo non sono piu quello di due minuti fa. Ci evolviamo.
Mi piacerebbe tanto poter essere felice ancora. In fondo non chiedo molto. Ma poi cosa è la felicità? Forse è solo star bene con se stessi.
Ce la faremo.

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