io e il mare

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lunedì 6 maggio 2019

IL SOLE DELLA GIOVENTU'




Svegliarsi la mattina nel silenzio interrotto da un flebile raggio di sole che attraversa le finestre della sala.
Aver voglia di scrivere e riecheggiare un momento vissuto due mattine fa mentre mi recavo dal medico di famiglia.
In genere cerco di scrivere subito quello che vedo. Talvolta non è possibile. Nel raccontarvi questa mia emozione “in differita” mi piace pensare ai sentimenti che il tempo cambia nel corso degli anni ed il modo in cui si affrontano.
Ebbene nel recarmi dal medico mi fermai ad osservare dei ragazzi seduti in un tavolino fuori da un bar antistante. Erano studenti universitari, aspettavano l’apertura della biblioteca comunale  lì vicino. Nei loro discorsi mi immedesimavo in un lungo flashback di vent'anni. In fondo ero io vent'anni fa. Cambiano i volti, cambiano le mode ma le dinamiche affettive dei ragazzi, i loro desideri, i loro sogni restano i medesimi generazione dopo generazione
Nessun rimpianto. Nessuna nostalgia. Anzi, non capisco e lo dico col massimo candore possibile, chi ha invidia verso di loro. Ognuno di noi ha il suo tempo. Io li ammiro. Erano bellissimi, parlavano di esami da preparare, avevano il viso disteso della gioventù, il sorriso di chi vuole percorrere l’autostrada della vita col sorriso e la gioia nel cuore.

Mentre scrivo ascolto “Caruso” di Dalla. E’ una canzone che andrebbe insegnata nelle scuole. Il tempo, la musica, tutto. Riscopriamo la cultura anche nella musica. Educhiamo i nostri ragazzi ai sentimenti, alla gioia dell’amare senza ricevere,  educhiamoli alla vita. Ripartiamo dal sorriso gentile stampato come luce solare riflessa nei loro volti ingenui ed inesperti della vita.
Godetevela ragazzi. Amatevi. Studiate, è bello imparare, è bello conoscere. Non fermatevi, mettevi sempre in discussione ed abbiate dei dubbi. Approfondite, apritevi. Non commettete gli errori miei, lasciate da parte orgoglio ed ego. Vivete nella gioia del momento che è l’unica cosa che conta perché andato quello ormai è passato e non torna più. Amate i vostri genitori finchè Dio ve li tiene qui perché nessuno vi amerà mai come loro, date loro la gioia della laurea, fate vedere loro che siete l’atto d’amore più bello che c’è nella vita.

In quel m

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