io e il mare

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venerdì 27 agosto 2010

LIBERTA' DI GIOCO E DIVERTIMENTO

Nel tardo pomeriggio di ieri mi recavo in un supermercato a fare la spesa... E chi se ne frega, giustamente, si potrebbe dire, no?...
Il punto non è questo ovviamente. Nel parcheggiare la mia autovettura mi sono accorto di alcuni ragazzini che giocavano a pallone in un fazzoletto di cemento adiacente il supermercato, di fianco al magazzino pieno di bidoni della spazzatura.
Una scena che mi ha fatto riflettere, e mi ha anche lasciato un velo di tristezza.
Nel 2010 sarebbe normale avere almeno un campo giochi (non chiedo un centro sportivo, per carità di Dio) ed un piccolo rettangolo verde su cui depositare le borse per fare le porte, e lasciare i nostri ragazzi giocare come si deve, magari in sicurezza, no?
Questa è la civiltà , se tale si può definire, in cui viviamo. Poi ci lamentiamo che i nostri ragazzi stanno troppo su internet e guardano troppa TV. Verissimo. Ma se farli uscire significa farli giocare in queste condizioni di degrado, tanto vale che stiano a casa, magari educandoli alla lettura e alla cultura fin da piccoli.
Per i tempi in cui viviamo forse è chiedere troppo. Ma bisogna essere ottimisti, e sperare non costa nulla.

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