LA PACE DENTRO
La pioggia
continua di questo inizio di autunno Milanese mi rimanda ai miei ricordi di
adolescenza, i miei timori, le mie angosce di ragazzino timido che aveva paura
della sua ombra, poi, quando sollecitato, riusciva a tirare fuori il carattere
che aveva dentro di sé.
Oggi sono sempre timido ma ho molta meno paura di
allora.
Ora, in questo
momento, mi passa la voglia di virtualità e vorrei provare a vivere per qualche
giorno come se i social network non ci fossero o fossero limitati nel loro
operare così annullante e superficiale. Ci provo, è difficile, perché come
tanti milioni di persone al mondo ne sono dipendente. E questo non è bene, soprattutto per una persona come me che non
ama essere dipendente, che è stata, è e sarà sempre una persona libera. Ho
bisogno di stare in solitudine per qualche giorno, ed avere la mente ripulita
dalle tante informazioni che ogni giorno mi bombardano il cervello. C’è bisogno di pulizia, di andare oltre le apparenze,
di andare oltre la carne, di capire quello che conta e quello che ci cambia la
vita.
L’inverno può essere
bellissimo, una seconda estate, se si cambia il modo in cui si vivono le situazioni. Io
non mi arrendo e cercherò il possibile per stare bene e far star bene le
persone che mi circondano, malgrado la negatività imperante, l’ipocrisia e la
falsità che ci circonda. Proverò di nuovo a farlo, ma in silenzio. Non ho
bisogno di avere cinquanta “mi piace” ad una mia foto per essere felice. Ho
bisogno solo di sentirmi in pace dentro, e quando ci si sente in pace dentro
non c’è niente di più bello, niente che che ti possa fare male.
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