io e il mare

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martedì 14 gennaio 2014


SINERGIE ED ENERGIE

 

Era ora che riprendessi a fare quello che mi viene più naturale. Un po’ per pigrizia, un po’ per un fisiologico “appoggiarsi” alle leggi degli scambi virtuali “usa e getta” dei social network, avevo dimenticato come fosse importante per me questo spazio di libertà in cui posso esprimere al meglio le mie idee e condividere con chi legge opinioni, e perché no, anche emozioni.

In questi giorni mi è capitato sovente di riflettere sulla mia esistenza, sui miei valori, su tutto quello che mi circonda nei vari momenti della giornata.
Senza entrare nel dettaglio personale, cosa che come è risaputo non amo fare, non posso non considerare che la vita è un susseguirsi di situazioni inaspettate, di incontri non previsti, non necessariamente tutti negativi come una strana predisposizione della nostra mente ogni tanto elabora. Già, proprio così, perché la nostra mente ci rende schiavi del pensiero negativo, schiavi del software sbagliato con cui spesso l’abbiamo programmata. Ma questo è un altro discorso, non il tema di queste mie poche righe.
Quello di cui volevo parlare era legato al significato che diamo a quello che facciamo, e a quanta passione ci mettiamo in quello che facciamo. Non sempre è possibile farlo, non sempre riusciamo dentro noi stessi a sviluppare queste doti innate che tutti abbiamo, ma la vita ci permette, grazie all’aiuto delle persone giuste, degli incontri giusti, di poter tirar fuori questo nostro talento innato in un determinato campo.
C’è chi è bravo a disegnare, a dipingere, a cantare, a scrivere poesie, a raccontare barzellette e chi più ne ha più ne metta. Non necessariamente deve essere una nobile arte, a mio modesto avviso, ma solo e più semplicemente un modo per comunicare e trasmettere energia, creare una sinergia con chi legge o ascolta e al tempo stesso ricevere ulteriore energia. In una parola magica, condividere.

Sembrerebbe facile, in realtà non lo è per nulla, perché di questi tempi in cui chiacchieriamo in chat con un amico del South Dakota non siamo più tanto capaci di guardarci negli occhi, di toccarci (nel senso di contatto umano, senza malizie o doppi sensi fuori luogo), di capirci. Non siamo più capaci di condividere nulla. Eppure, e ne sono convinto,tutti abbiamo qualcosa da dire, tutti abbiamo bisogno di essere ascoltati e di ascoltare.

E saper ascoltare è una grande virtù per davvero pochi eletti.

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