io e il mare

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martedì 18 febbraio 2014

NON ERA IL MIO POSTO


Ti ho osservata. Tanta gente intorno a noi, e nel tuo corpo di ragazza ormai cresciuta, cosi magro e sinuoso, la tua innocenza spiccava malgrado il trucco più forte del solito provasse a celarla. Eri diventata donna, il tempo passa per tutti, per qualcuno meglio, per qualcuno peggio.  Con te si era dolcemente fermato.

Eri bellissima, e nei tuoi occhi cosi colmi di tenerezza mi ci perdevo dentro in quella sala così affollata. Dovevo scappare via, subito, non era il mio posto mi dicevo. Io lo sapevo.

Ti ho cercata, tanta gente intorno a me mentre pensavo a come uscire di scena subito, senza spiegazioni, senza capire realmente il motivo per cui fossi là, malgrado qualcosa, già da qualche ora mi spingeva là, mentre fuori pioveva forte e dentro di me, bugiardo come non mai, cercavo un'altra scusa per scappare via, subito. Non era il mio posto, io mi dicevo.

Troppa gente intorno a noi, ed io non potevo più andar via, ormai combattuto fra due forze che si attraggono ma al tempo stesso si respingono. No, non potevo. No, non più.

Come un bimbo che di nascosto fruga con le dita nel barattolo della marmellata, allo stesso modo provavo furtivamente a scambiare il riflesso magico di un tuo sguardo. Una volta visto, incrociato e goduto, osservavo le tue braccia conserte, quasi ristrette al petto ad invocare protezione e calore.

Troppa gente intorno a noi ma per me non c'era già più nessuno, il tempo passava e la vita mi cercava come in  un grande vortice che ti trascina via senza che tu possa più controllare quello che avviene fuori e soprattutto dentro di te.

Dovevo tornare a casa, accesi il motore, non pioveva più, e mi ritrovai in una strada che non era la mia mentre la testa, come una scimmia in gabbia, saltellava da un trespolo all'altro proiettando le immagini registrate di pochi minuti prima, quello sguardo cosi' innocente ed indifeso, quella figura cosi dolcemente sensuale, quel sorriso cosi' magico e quegli occhi cosi pieni di lacrime nascoste.

Avevo sbagliato strada, dovevo tornare a casa. Non era il mio posto. Ma tornerò.

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