Devastazione, urla impazzite,
lacrime di bambini straziati soli nel buio
Uno sguardo attorno dentro sè, lampo accecante nell'anima affranta e perduta
Il tempio del cuore urla
impazzito il suo grido di dolore
Piano piano, come un vecchio
muratore nato per costruire
Posi quel che resta delle vecchie
mura sbriciolate dalla vita
Mattone dopo mattone, goccia dopo
goccia, anno dopo anno
Dai forma alla casettina della
luce e della gioia perduta.
Tempeste, uragani, eruzioni, nulla più fermerà il tempio che rinasce
Mattone dopo mattone il sole brillerà sul suo volto acceso d’amore
Come una piramide nel deserto veglierà fiera sorridente sul mondo
Corruttori perversi e silenziosi baratteranno la tua essenza
Il tempio traballerà fra i colpi perversi di una finta emozione
Ma il coraggio invalicabile del tuo cuore non lo farà capitolare.
Quell’amore puro autentico che non chiede e solo da
Trionferà luminoso ardente di luce per l’eternità
Il tempio resterà. Il tempio vincerà.
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