io e il mare

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venerdì 14 dicembre 2012

LA MISSIONE

Mentre fuori nevica da parecchie ore, ripensavo ad una chiacchierata di alcuni giorni fa tra me ed un mio caro amico in merito all'origine della vita, al perchè siamo qua, cosa siamo noi per questo mondo e quale sia la missione, sempre ammesso che ci sia (io credo di si', ci credo), in questa vita terrena.
Il dolce cadere della neve mi meraviglia ancora come quando ero ragazzo, ma al tempo stesso mi fa capire una volta di più che tutto quello che vedo non può essere opera del caso. Ma che significa essere nati per caso? Ogni tanto mi sforzo di pensarci, e rispettando come è doveroso chi crede in questa teoria, mi pongo alcuni quesiti.
Non posso pensare che siamo a questo mondo solo per frutto di una mera equazione matematica con risultato impossibile. Mi è difficile,se non impossibile,accettare l'idea di un mondo che nasce cosi', come una vittoria al superenalotto o come una puntata alla roulette.
Se cosi' fosse vorrebbe dire che la nostra esistenza è mera materialità, basata sull'accumulo di beni, sul cercare di soddisfare ogni tipo di esigenza fisica. Mi sforzo di pensarci, ma non posso credere che siamo qui solo per questo.
Abbiamo uno spirito, un'anima, sappiamo di averla, ed è quell'orticello all'interno di noi nel quale coltiviamo i sentimenti.Sta poi a noi scegliere di coltivare il seme giusto, quello che ci è stato dato. E perchè mai ci dovrebbe essere stata data la possibilità di scegliere? Perchè mai dovremmo provare dei sentimenti? Se fossimo nati per caso, saremmo dovuti tutti essere degli umani senza sentimenti, agire per la mera riproduzione della specie, mangiare, dormire, fare l'amore, riprodurci e poi morire come un ciclo continuo, senza pianti, risate, gioie, dolori. Ecco in sintesi la mia seconda riflessione natalizia. Non so se sia giusta, è solo il mio modo di vedere la vita, la mia risposta al "perchè siamo qui". Perchè qualcuno ha voluto che siamo qui, anche ora.

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