io e il mare

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mercoledì 14 agosto 2013

IL VERO FERRAGOSTO

Nell’Italia della crisi (che c’è anche se gli italiani, giustamente, non rinunciano a qualche giorno di vacanza) si festeggia come tradizione la giornata di Ferragosto.
Nell’immaginario di tutti noi il Ferragosto implica la grigliata al mare, la spiaggia, i fuochi d’artificio la sera magari abbracciati stretti in compagnia della propria compagna o moglie, insomma una festa in tutto e per tutto “umana”, dagli aspetti più strettamente commerciali e triviali ahimè fin eccessivamente enfatizzati.
Non è esattamente cosi’. Anzi, non lo è proprio se si pensa al significato effettivo per il quale si dovrebbe festeggiare, ovvero l’assunzione in cielo di Maria. Sono il primo io peraltro, per tanti anni, a non aver dato troppo peso alla questione, forse perché solo di recente da cristiano incompleto e sempre in crescita, ho scoperto la bellezza e la gioia della madre di Gesù, che poi altro non è che la madre effettiva di tutti noi.
A lei lo scorso inverno mi sono più volte affidato dopo averla ignorata per tanti anni.
E’ bastata un’immagine all’interno di un bar di cristiani copti, ogni mattina mentre facevo colazione, per avvicinarmi a lei e capire che lei è il Suo “speaker”, Lei è la figura femminile che ci protegge, che ci coccola, che ci da la forza di andare avanti quando tutto sembra perduto. E mi ha sempre ascoltato. Lei è la mamma di tutti noi.
Non dimentichiamocelo mai. Non dimenticarlo mai, anche tu che scrivi.

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