io e il mare

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sabato 10 agosto 2013

PENSIERI DI DIO, PENSIERI DELL'UOMO

Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie" ( Is 55,8-13)
In questo passo del profeta Isaia c'è tutto quello che separa, o meglio dire unisce (per chi lo vuole come me) l'uomo da ciò che non può essere compreso, ciò che non può essere anche spiegato, nelle gioie e soprattutto nei dolori della nostra vita quotidiana.
E sta a noi capire tutto questo accettando la sua volontà, anche quando è più difficile, anche quando è più dura. Lo strumento che ci è stato dato è rigenerante, meraviglioso, purficante: la preghiera.
La preghiera fatta col cuore ci permette di poter chiedere a Dio di aiutarci interfacciando i nostri pensieri ai suoi: non arriveremo mai, in questa vita, a decifrarli, ma possiamo inviargli i nostri in modo tale che lui, che tutto può, comprenda e adempia la sua volontà sempre e solo per il nostro bene.
I pensieri di Dio sono più a lungo respiro, per l'eternità, per il bene di tutti, i pensieri degli uomini sono egoistici, materiali, legati alla soddisfazione di un bisogno momentaneo indiviudale. Esattamente l'opposto...
Ma pur non comprendendo la "sostanza" dei suoi pensieri, quello che sta dietro a certi fatti apparentemente incomprensibili oltre che non accettabili, esiste solo un modo per avvicinarsi al raggio dei suoi pensieri, all'ampiezza infinita delle sue vie: è sempre lei, è sempre la preghiera.
La preghiera libera il nostro spirito, perché noi siamo anche spirito, dovremmo ricordarcelo bombardati come siamo di materialismo, perché i nostri corpi si polverizzeranno e si mescoleranno nel freddo terriccio di una tomba,
ma la nostra anima salirà alta nel cielo come spirito d'amore.

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