io e il mare

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mercoledì 19 maggio 2010

MOURINHO, UN VERO VINCENTE


In questo mio spazio in cui parlo di tanti temi profondi, di poesia, di letteratura, d'amore, di sentimenti e quant'altro trovo ancora il tempo e la voglia per parlare dello sport più seguito al mondo, quello che da anni nel nostro paese è ormai considerato, ahimè purtroppo, una religione.
Essendo innamorato, seppur non più ciecamente, del gioco del calcio, e non facendomi condizionare da facili giudizi moralistici sui soldi che girano intorno ad esso ( nel mondo del cinema e dello spettacolo quanti soldi girano? allora non andiamo più al cinema, non andiamo più ai concerti, non guardiamo più la tv...) credo sia giunto il momento di fare un plauso ad un uomo che è l'emblema del successo, l'incarnificazione della confidenza in se stessi e della capacità umana di saper reggere a pressioni di ogni tipo ottenendo risultati straordinari.
Parlo dell'allenatore dell'Inter (ancora per poco a quanto pare, e mi dispiace molto per i miei amici interisti) Josè Mourinho.
L'uomo di Setubal è un modello da seguire per coloro che vogliono ambire al successo e ad avere gratificazioni nella vita sociale e privata. Un modello da imitare malgrado alcuni suoi atteggiamenti da non imitare, malgrado qualche volta abbia la lingua troppo lunga, malgrado troppe volte ecceda nella prosopopea di se stesso.
Sono altre le doti di quest'uomo che vanno imitate. In primis l'assoluta capacità di sapersi fare carico di tutto. In una stagione dura come questa, Mou è riuscito a "coprire" la sua squadra da tutte le polemiche giornalistiche facendo far attirare l'attenzione solo su di sè, tenendo così la truppa tranquilla ed unità per un solo obiettivo: vincere. E ci è riuscito benissimo, gestendo magistralmente casi spinosi, vedi quello di Balotelli, con fermezza e decisione. In altri tempi all'Inter sarebbe successo il solito patatrac di sempre, spifferi di spogliatoio da tutte le parti, polemiche e sconfitte consequenziali. Se permettete, direi che questo di per sè è straordinario.
Mou ha avuto poi l'intelligenza di vedere che alcuni suoi uomini erano in grado di sacrificarsi permettendo alla squadra un atteggiamento molto offensivo e coraggioso, non trascurando però mai la fase difensiva. Fantastico, è l'atteggiamento da seguire sempre, in ogni momento della vita.
Mourinho ci mette sempre la faccia, è l'emblema del "me ne occupo io, la responsabilità è mia". E solo per questo merita un plauso, anche per la sua schiettezza, ripeto, a volte discutibile, a volte eccessiva per non dire insopportabile nei toni (e quindi da non imitare), ma pur sempre meglio dell'ipocrisia strisciante che regna nel mondo del calcio da sempre, specchio ahimè fedele della vita di tutti i giorni.
Per questo e non solo ritengo Josè Mourinho un modello da seguire, un vincente vero, coi suoi pregi e i suoi difetti.
Mancherà molto ai suoi tifosi, molto meno a me che essendo tifoso del Milan non vedo l'ora che questo ciclo straordinario dell'Inter finisca. Magari già da Sabato. Non è carino, non è sportivo lo so, ma se dovessero vincere, come sempre ho fatto quest'anno, sarò il primo a togliermi il cappello.
Hasta luego...

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