io e il mare

io e il mare

domenica 4 marzo 2012

TO A BRIGHTER DAY



Oggi ho riascoltato un brano dance di oltre vent’anni fa, ed inevitabilmente la macchina del tempo del cervello si è rimessa in moto catapultandomi direttamente al 1992, a situazioni di quel periodo, immagini, ricordi, e quant’altro...
Lo so, avevo promesso che non parlavo in questo spazio dei miei fatti personali, e cosi’sarà anche questa volta, solo che sedici anni li hai una volta sola, e quel ritornare ad allora mi ha fatto riflettere su tante cose.
La prima è il senso incredibile di libertà che hai quando sei adolescente. La vita ti sembra infinita, non pensi ad altro se non a quello che ti possa far stare bene, e sogni, sogni ad occhi aperti, convinto di poter stringere il mondo nelle tue mani. Sono belle sensazioni, rievocarle vuol dire calamitare energia positiva dal passato, che sarà si’ morto e sepolto ma dal quale a volte si può trarre perlomeno qualche positivo insegnamento.
La seconda, ma non meno importante, il modo di vivere i sentimenti. Mi rendo conto, piu vicino ormai ai quaranta che ai trenta, che il modo di vivere l’amore a quell’età è per certi versi irripetibile. Mi spiego meglio, non dico che non si possa amare a trenta o quarant’anni, ma la passione e l’assorbimento totale di energie, di risorse che gli adolescenti spendono verso coloro che amano è per certi versi unico, e lo vedo ancor oggi nei ragazzi di quell'età. Per certi versi sono davvero lodevoli perchè la spensieratezza ti porta alla sfrontatezza, al coraggio, se non a volte pure all'incoscenza.
Ecco, forse quello che dovremmo imparare da quell’età dorata che è l’adolescenza (con tutti i problemi che porta con sé, ma non sono qua a scrivere un trattato di sociologia) è la voglia di sognare che abbiamo perso, la voglia di credere in una meta, la voglia di stringere il mondo nelle nostre mani, verso un giorno più luminoso, to a brighter day.

Nessun commento:

Posta un commento